da 2 a 6 rapiti.
Prima generazione.
Thriller psicologico.
Quarta ed ultima avventura giocata presso i padroni di casa di GameOver Firenze, anche perché erano finite le stanze giocabili in due giocatori. D’altro canto, è stata anche la prima dei tanti fuori menù del Tour Topissimi Toscana. Ancora Alberto a farci da Master, sequestrato fin dal primo pomeriggio, per cui mi sembra corretto che, per par conditio, veniamo sequestrati pure noi da SAW. Quindi, svegliandoci dopo essere stati narcotizzati, ci ritroviamo al buio ed ammanettati…
Nonostante la storia sia molto conosciuta e la trama super inflazionata nelle escape room (d’altronde quale miglior motivo per uscire da una stanza, se non un maniaco che vuole farti la festa), è interessante notare la diversa rappresentazione che ne danno le varie case; mentre la versione di Brain in a Cage ha seguito più il tratto del Saw-Enigmista, GameOver ha preferito concentrarsi sul lato horror-psicologico, con tratti sadici e splatter. La scelta di utilizzare una stanza di prima generazione mi è sembrata molto opportuna, cioè una stanza in cui è il giocatore a dare l’input per far “accadere qualcosa”, in quanto riflette la concezione del killer concedere alle proprie “cavie” la possibilità di dimostrare qualcosa o di salvarsi da soli (sempre a caro prezzo, certo).
La scenografia, rappresentata stavolta in maniera molto semplice, lascia il primato al senso di angoscia suscitato dagli enigmi; alcuni ti senti quasi male a farli. La logica di gioco fortunatamente è lineare ed all’interno della stanza è presente la colonna digitale, a cui è possibile chiedere, ogni 10 minuti, suggerimenti sugli enigmi con due diversi livelli di aiuto. Il Master è sempre presente, comunque, per assistere da remoto.
E serviranno, credetemi, perché questa stanza è una delle più difficili nella rosa di GameOver. Gli enigmi risultano belli tosti e la loro consequenzialità rende inutile la strategia di occuparsi di più enigmi contemporaneamente dividendosi su più fronti. Infatti, siamo riusciti a scamparla per pelo, uscendo una trentina di secondi prima del tempo.
Alcuni tips sulla stanza: c’è solo un piccolo parssaggio che necessita di un minimo di agilità motoria, per cui chiedi prima al Master se può essere adatta. La definirei una stanza angosciante più che paurosa, però anche questo da valutare da persona a persona. La stanza è disponibile anche in Inglese.
Il livello fornito da GameOver Escape rooms : 90%.
Ti svegli in un posto buio, non puoi vedere nulla… L’unica cosa che riesci a sentire è una voce che continua a ripetere: “Voglio fare un gioco con te…”. Sei seduto, intrappolato nel covo di un pazzo e percepisci subito che qualsiasi cosa si trova in quella stanza è lì per crearti problemi. La tua unica possibilità di sopravvivenza è quella di seguire le istruzioni di questo assurdo gioco che il tuo assassino ha preparato per te. Il tempo scorre velocemente…