🔪 Premiata Macelleria – Emporium Escape Room @Milano

Prima avventura giocata presso i padroni di casa di Emporium, a Novate Milanese. Per la realizzazione di queste ER, Barbara ed Alessandro, i proprietari, prendono ispirazione da “Cose preziose” di Stephen King e ne ricreano alla perfezione lo spirito mistico e paranormale. Per chi non conoscesse la trama del libro, parla di questo strano individuo che apre un negozio in cui tutto è in vendita 🏦, perfino l’anima.

Veniamo accolti nella hall, uno spazio di ricevimento allestito a regola d’arte: la perfetta riproduzione di un vero e proprio emporio (le divise dei Master sono dei grembiuli color kaki col logo della casa, un tocco davvero sublime). Anche solo la visita dell’ingresso varrebbe il prezzo del biglietto.

Ogni elemento della scenografia 🎭, anche il più insignificante è pensato, studiato, progettato e realizzato dai proprietari, con tutte le difficoltà annesse e connesse di questo periodo storico (come ci hanno poi raccontato). Perciò, aspettatevi pure la riproduzione di un negozio di macelleria, con la sola differenza di parti anatomiche umane al posto dei tagli di carne tradizionali 🫀.

Come stile abbiamo una seconda generazione (non troverete neanche un lucchetto all’interno delle room), che ben si adatta allo spirito della stanza. Gli enigmi 🧩, benché alcuni molto originali, non sono molti ma sono consequenziali ed il continuo andare avanti ed indietro nella stanza richiede il suo tempo, oltre ad una certa agilità.

Non è una stanza difficile in sé, se si inizia col piede giusto. Noi siamo riusciti a completarla con 5:21 in anticipo ⏱️. Inoltre, mi è piaciuto moltissimo la storia e come sono riusciti a raccontarla attraverso gli enigmi. Per cui la consiglierei anche a principianti, magari un gruppo di 3 o 4 giocatori.

Alcune tip: Si richiede un certo grado di abilità motoria 🏃🏼‍♀️🏃🏼‍♂️, oltre che l’utilizzo di un abbigliamento sportivo, data la presenza di alcuni spazi angusti, che prevedono un coinvolgimento fisico. Nonostante il genere sia horror, non la ritengo una stanza paurosa, anche se la scenografia crea quella giusta dose di inquietudine.