🧩 😎 L.A. Confidential- 🏘 Lock Academy Sebastopol @Paris

Quando ci troviamo bene in una compagnia, tendiamo sempre a tornarci e, dato che questa volta ci avrebbe accompagnato anche un mini-topissimo, non abbiamo avuto alcun dubbio su quale sarebbe ricaduta la nostra scelta.

Quarta avventura giocata presso i padroni di casa di Lock Academy Paris – Escape Game. In attesa del nostro Game Master Antoine, veniamo fatti accomodare e ci rinfreschiamo con le bevande offerte dalla compagnia. Il bello di Lock Academy è che non capisci subito l’inizio del briefing perché i Master si calano nella parte fin da subito ed introduco, in maniera decisamente creativa, sia le regole di comportamento sia l’inizio della storia stessa, alle volte con espedienti sorprendenti.

La scenografia come sempre molto curata, con dei passaggi netti tra le ambientazioni e con cambi di scena interessanti. La stanza vanta uno stile di terza generazione e gli enigmi divertenti si fondono bene con la narrazione.

La comunicazione e la cooperazione sono indispensabili per raggiungere l’obiettivo, cioè recuperare un file, classificato come top secret, nell’ala più segreta ed inaccessibile della scuola. Per cui, visto che la stanza segue una logica multilineare oltre a presentare giochi da risolvere in contemporanea, è molto importante capire quando dividersi i compiti oppure unire le forze.

Il livello di difficoltà è nella media, fatta eccezione per l’ultimo enigma, o almeno questa è stata la mia sensazione; cioè quella di averci impiegato una vita per completarlo. Non era assolutamente difficile, ma la sua presentazione ti metteva addosso un’adrenalina ed una trepidazione tale, da dover prendere con estrema calma punto per punto al fine di non andare in tilt.

Alcune tip: la stanza è disponibile per essere giocata in lingua inglese e non necessita di abilità motorie particolari. Ricordate che indizi, oggetti e codici hanno un unico utilizzo, quindi una volta usati dimenticatevene.

“L.A. Confidential” può essere definita più come un’experience che non un’Escape room vera e propria (anche perché la missione è quella di “entrare” in una stanza più che “uscire”), con dei passaggi in cui risulta molto più vicina ad un gioco punta e clicca, ma non per questo meno divertente o godibile.

Assolutamente raccomandata per neofiti e per bambini, parola del mini-topissimo.

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