🧩 🏝️ L’isola dei Cannibali 🏘 Mindtrap – @Viareggio

Terza Escape room giocata presso i padroni di casa di Mind Trap. Se pensi che la fuga dal traffico di Viareggio in piena alta stagione sia la tua sfida più grande, preparati: Mindtrap ha qualcos’altro in serbo per te. Si chiama “L’isola dei cannibali” e, sì, il nome già promette atmosfere esotiche, tanto sangue freddo (metaforico) e una corsa contro il tempo per evitare di finire arrosto.

L’ambientazione è subito chiara: sei su un’isola e, sorpresa sorpresa, sei la portata principale del menu. Non aspettarti panorami caraibici alla Robinson Crusoe, però. Qui l’unico orizzonte che vedrai sarà una fitta (e finta) vegetazione, con scheletri appesi come macabre decorazioni natalizie. Gli elementi di scenografia sono semplici, ma tutti si riveleranno utili durante la partita. Certo, non mancano i cliché: teschi, torce e celle di bambù, ma fa parte del gioco. Completano l’atmosfera suoni ambientali, come se ti trovassi in una foresta, ma senza le zanzare.

Come stile abbiamo un uso quasi esclusivo di seconda generazione, con una logica prettamente lineare. Gli enigmi si sono rivelati decisamente originali, altri basati più sulla memoria, altri sulle abilità di cecchinaggio (che con quel tipo di arma non mi appartengono).

La difficoltà è nella media, anche se noi abbiamo avuto qualche difficoltà con un paio di giochi perché proprio per l’appunto non ci siamo portati. Il numero di giocatori ottimale per questa stanza secondo noi sarebbe 4; riesci ad avere un maggior supporto dal tuo team, senza però andare ad impattare l’esperienza globale di gioco di nessuno.

Come stanza non è assolutamente paura, a dispetto del titolo; ci sono forse dei momenti in cui le luci soffuse e la prevalenza della penombra potrebbero dar fastidio, ma per il resto niente jumpscare, almeno, pianificati.

Qualche dritta: la stanza non necessita di abilità motorie particolari, ma richiederà solo quelle skill trasversali di cecchino. Ricordate che indizi, oggetti e codici hanno un unico utilizzo, quindi una volta usati dimenticatevene.

In definitiva, “L’isola dei cannibali” è divertente, ti tiene sul filo del rasoio e ti regala qualche momento di autentica tensione. Raccomandato a chi vuole mettersi alla prova senza rischiare davvero di essere mangiato vivo. Cannibali sì, ma senza cattiveria.

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