357 24.08.2024
Livello: Medio – Alto
Attori: No
verona.escapegameover.it
2 – 8 Ospiti indesiderati
€60- 160€
60 Min
Le Nostre Impressioni
Seconda Escape room giocata presso i padroni di casa di Game Over Verona.
Conoscendo molto bene il franchising per le scenografie d’effetto e gli enigmi logici, sapevamo già in partenza che saremmo andati sul sicuro. A maggior ragione, se si considera che la sede di Verona è quella che da sempre si differenzia all’interno della compagnia nel dare al giocatore qualcosa in più rispetto a quello che è il format standard della stanza (e da giocatori non possiamo che ringraziare, ancora, Ilaria e Marco per questa dedizione). Ma, con nostra grande sorpresa, siamo rimasti ancora più piacevolmente stupefatti.
La storia è una di quelle che conosciamo tutti: Dracula, pipistrelli, maledizioni, e tu che devi infilargli un paletto nel cuore prima che il Conte si svegli affamato. Niente di troppo originale, no? Vero, ma la rappresentazione, il gameplay e l’interattività rendono l’esperienza diversa dalle altre.
L’ambientazione, neanche a dirlo, di questa Escape room è decisamente uno dei suoi punti di forza; immaginate di entrare in un castello gotico, con corridoi di pietra, una biblioteca con candele tremolanti, scudi con stemmi alle pareti, il tutto condito da musichette dark di sottofondo, a volte malinconiche, a volte più incalzanti, soprattutto sul finale.
La coerenza del design è impressionante, tutto ti fa credere di essere davvero finito nel bel mezzo della Transilvania, dove il tuo anfitrione è Vlad l’Impalatore in persona. Ecco, se hai un debole per dipinti che ti seguono con lo sguardo come Monnalisa e tende in velluto rosso sangue (sia in tonalità arteriosa che venosa, per rimanere in ambito ematico), qui ti sentirai a casa.
Gli indizi sono distribuiti in modo abbastanza intelligente, ma vanno saputi cogliere. Il gameplay è una combinazione di puzzle classici come giochi di memoria e logico-deduttivi, conditi dalla presenza di nuovi enigmi che ci hanno fatto squittire incantati dalla sorpresa, soprattutto nella parte finale.
Devo ammettere che la tecnologia qui è usata con criterio. C’è un’abbondanza di effetti speciali che vanno dall’illuminazione dinamica a qualche effetto sonoro e scenico che contribuiscono a mantenere alta la tensione, fino alla fine). Siamo più su un’atmosfera thriller che horror, ma è possibile che a qualcuno possa dare fastidio comunque.
Il livello di difficoltà è medio-alto, quindi se pensavi di fare una passeggiata nel parco, preparati a sudare un po’, soprattutto sul finale (l’ho già detto forse?!). Sì, perché è proprio la struttura della storia e del gameplay che si basano su un climax di effetti wow, che raggiunge il culmine nell’epilogo.
Qualche dritta: la stanza è disponibile per essere giocata in lingua inglese e non necessita di abilità motorie particolari. Ricordate che indizi, oggetti e codici hanno un unico utilizzo, quindi una volta usati dimenticatevene.
In conclusione, è un’Escape room ben fatta, con un’atmosfera avvolgente e scenari da manuale gotico. In aggiunta, abbiamo notato, nonché apprezzato, questa nuova linea del franchising nel rendere ancora più interattivo ed esperienziale il gioco. Molto bene!
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