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Abbiamo notato che, soprattutto gli escaper alle prime esperienze, fanno fatica a comprendere i termini relativi al mondo ER o ne vengono disorientati. Questo non deve né spaventare o indispettire; del resto, è successo anche a noi all’inizio di sbagliare delle espressioni o capire male dei concetti. Quindi abbiamo pensato di scrivere un piccolo vademecum 🗒 per riuscire a “decifrare” meglio determinate caratteristiche e recensioni di una stanza.

Generazione: è una classificazione che si basa sulla tecnologia che viene usata all’interno della ER (per una descrizione più completa vi rimando al nostro articolo Escape Room Generations).

Lucchetti e crittografia

Potenziale magnetico, cinetico e elettronico.

Sistemi intelligenti che “sanno” a che punto sono i giocatori nella stanza.

Sistemi intelligenti e “reattivi” che modulano il gioco sui giocatori.

Linearità: una stanza si dice lineare o sequenziale, quando gli enigmi sono strutturati in sequenza e quindi non è possibile approcciarsi ad altri enigmi ⛔️ se prima non si è risolto quello su cui si sta lavorando.

Le stanze non lineari sono quelle in cui generalmente si devono recuperare più oggetti per poter completare la missione ed in cui, tendenzialmente, ci si può dividere per velocizzare il gioco ed uscire il prima possibile.

Esistono anche ER miste 🔛, ovvero stanze che tendono ad avere dei puzzle a “collo di bottiglia”, che rivelano diversi enigmi più piccoli e che vengono tutti risolti per giungere ad un enigma più grande; questo produrrà un’altra serie di enigmi più piccoli, spesso più facili, e così via, fino a quando la partita non viene vinta.

In questo modo si hanno ancora grandi enigmi lineari generali da risolvere in sequenza, ma diversi enigmi più piccoli che possono essere divisi tra i membri del team da risolvere lungo il percorso.

 

Teamwork: generalmente le ER nascono come attività o gioco di squadra 👫, ma ce ne sono alcune in cui la riuscita, o per meglio dire l’uscita, dipende categoricamente da questo. Ovvero non ti è possibile andare avanti da solo nel percorso, perché determinati enigmi o situazioni presuppongo proprio la presenza fisica di tot giocatori.

Per esempio, un giocatore deve indicare all’altro (che non vede) il percorso da far seguire ad una chiave 🔑 da recuperare in un labirinto con un magnete. Altro esempio classico è formare una catena umana per far scattare due sensori che sono posti lontani all’interno della stanza.

Generalmente queste ER hanno un numero minimo di giocatori sempre superiore a 2 e a volte può capitare di venir separati all’inizio del gioco, per cui la comunicazione diventa fondamentale.

 

LARP (Live Action Role Playing) experience (with actor): ogni giocatore ricopre un ruolo attoriale all’interno di una storia condivisa 🎭. È un incrocio tra un gioco e una forma di teatro, nel quale ci si immedesima in un personaggio o una persona all’interno di un mondo immaginario, creando un’esperienza di immersione totale.

Questa tipologia di escape room prevede che la porta della stanza rimanga aperta poiché lo scopo non è quello di scappare dalla stessa ma di vivere la storia ideata con maestria dai produttori. Nel gioco, i partecipanti possono interagire con le differenti parti della stanza, usare i vari oggetti, aprire i lucchetti, scoprire i passaggi segreti.

Gli attori interagiranno con voi e vi guideranno per muovervi all’interno della trama.

Ci sono altri argomenti di cui vorreste parlare inerenti al mondo ER? Se sì, scrivetecelo nei commenti 💬 e, se l’articolo ti è stato utile e ti è piaciuto, lasciaci un like 👍. Buona Fuga!

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